A proposito del nuovo anno

Essere così coscienti della propria interiorità da "creare" gli avvenimenti che si vogliono.
Lo stato di coscienza, come una specie di elettromagnete, attira situazioni ed avvenimenti.
Tutta la realtà che mi circonda è frutto di una precisa volontà interiore, inconscia o non del tutto conscia.
Solo che ci vuole il silenzio interiore per capirlo.

Sono del parere che sia controproducente fare come quel tipo che rompe le balle a Travaglio e alla Guzzanti – noti gatekeeper – con la questione del signoraggio.

La questione è il sistema monetario "fiat" iperinflattivo, che ha valore solo in relazione alla massa monetaria già esistente (e di solito si tratta di una gran massa, che fa perdere valore alla moneta). I principali meccanismi di regolazione di tale sistema monetario sono i tassi di interesse sui soldi prestati dai principali istituti di credito. E’ l’emissione sul denaro di carta (o preferibilmente digitale) che "succhia" il valore dalla massa monetaria esistente e circolante.

Consumismo, apatia e conformismo.
Abbrutimento generalizzato attraverso un’estetica "global" orrenda, "di plastica", immagini e suoni inflazionati come la moneta "fiat".
Uno spostare costantemente l’attenzione del pubblico dalle cose davvero importanti verso cose irrilevanti ma mostrate come importanti, soprattutto attraverso i media mainstream.
La grande ondata di cambiamento degli anni sessanta doveva essere fermata.
La ricchezza doveva ricominciare ad accumularsi, dall’alto, e doveva ricominciare a "sgocciolare" verso il basso.
Il mantenimento di uno stato di angoscia e paura nell’opinione pubblica doveva essere costante.
Da una parte la paura, dall’altra le stupidaggini senz’anima. Un mondo falso come la moneta circolante.
E "cantanti" come
questa qui il simbolo di questo mondo falso, perlomeno uno dei simboli.
I centri commerciali, simbolo della nuova vita "sociale".
A "chiudersi dentro" si finirà per essere imprigionati.

Un processo iniziato nella seconda metà degli anni settanta ha portato all’ "anninovantismo", ovvero un regime totalitario mediatico, una "dittatura del sorriso", con tutta la sua carica di violenza dissimulata. 
"Tutto ciò che era vissuto direttamente si è allontanato in una sua rappresentazione".
Una società chiusa dentro la mente, che non è bene in contatto con la coscienza, la quale va OLTRE la mente.

Un rendere confuso l’essere umano occidentale od occidentalizzato, renderlo una creatura che percepisce la realtà solo col metro dell’ego, con l’identificazione col proprio nome e cognome e il proprio curriculum.
Schiavo di un modo di pensare gretto, becero, meschino, familistico opportunista, arrivista, elitista e carrierista.
Quando ci si immerge totalmente negli affari quotidiani, si smette di porsi le domande davvero basilari.

E’ come se gli occhi fossero drogati di immagini, le orecchie di suoni e così via. Il sistema nervoso centrale è dipendente da uno stato di sovrastimolazione sensoriale. Una forma di tossicodipendenza. Si ha sempre voglia di vedere immagini e ascoltare suoni, mai di riposarsi in stato di veglia, per delle ore al buio e al silenzio.

Tutti i guai derivano dall’egoismo furibondo e dall’egocentrismo familistico.
E ciò nasce dalla paura. La paura di perdere il proprio ego, costruito con tanta cura, la propria affermazione sociale.
In una parola: il MATERIALISMO, di cui è figlia primogenita la paura della morte.
Esseri umani prigionieri del proprio emisfero sinistro. La coscienza prigioniera del tempo e dello spazio.
Un alimentazione industriale che provoca l’assopimento della ghiandola pineale in cui l’acqua contenuta dentro – che serve per la visione nel "tempospazio" attraverso il cosiddetto "terzo occhio" durante il sonno – viene calcificata, per esempio col fluoro.
Glorificazione del tempo lineare, e quindi dell’"esperienza" e dell’"anzianità di servizio".

Queste persone, questi personaggi qui che compaiono nelle prime pagine dei giornali cartacei, sono tutta mente e zero coscienza.
Sono vecchi fuori e vecchi dentro.
Non sono capaci di follia, sono tristemente prevedibili. Tutta logica e niente surrealtà.


Autore: Civiltà Scomparse

Questo blog tratta di punti di vista inconsueti sul mondo che mi circonda, in particolare inerenti l'esaurimento storico del tipo di realtà a cui siamo abituati. Il suo approccio al riguardo non è nè troppo credulone nè troppo scettico, consapevole della complessità del reale e della parzialità dei vari punti di vista. Perciò qui dentro non troverete né ossessioni complottiste-new age né atteggiamenti da scettico iper-razionalista e scientista: due facce della stessa medaglia, a mio parere. Civiltà Scomparse si limita a percepire quanti "punti di fuga" ci sono nella realtà che viene considerata normale, prendendo anche, occasionalmente, spunto dall'informazione alternativa, per tracciare nuove vie dell'immaginario. Buone visite.

1 commento su “A proposito del nuovo anno”

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