Il punto del caos

15 12 2008

copertina

Il punto del caos

Guerre, catastrofi naturali, sistemi sociali in difficoltà che cosa fare prima che sia troppo tardi?

di Ervin Laszlo

Dice un proverbio cinese: "Se non cambiamo direzione, con tutta probabilità arriveremo dove siamo diretti". Applicato all’umanità oggi, l’esito sarebbe disastroso. Senza cambiamenti di direzione, andiamo verso un mondo dove crescono pressione demografica e povertà, conflitti sociali e politici, guerre, cambiamenti climatici, penuria di alimenti, acqua ed energia; in cui peggiorano inquinamento industriale, urbano, agricolo; accelera la riduzione della biodiversità; l’ossigeno atmosferico diminuisce e lo strato di ozono si distrugge sempre più.

È solo un piccolo campionario dei problemi che stiamo ignorando o sottovalutando. Abbiamo ancora una finestra decisionale aperta, dice Ervin Laszlo, ma non può durare a lungo. Restano pochi anni, fino al 2012 secondo molti calcoli, per cambiare qualcosa e scongiurare il peggio.

Scheda del libro sul sito della casa editrice Urra


Azioni

Informazione

2 responses

17 06 2018
L’umile clessidra diventa un laboratorio per fisici esotici | Civiltà Scomparse

[…] al 2012 [https://civiltascomparse.wordpress.com/2008/12/15/il-punto-del-caos/] [ma ora sappiamo bene che non era l’anno giusto :-)]… e voi potreste non essere così […]

30 12 2019
Considerazioni sparse sui nuovi anni venti | Civiltà Scomparse

[…] Però, per esempio, la già citata “timewave” di McKenna suggerisce un momento di discontinuità ancora più radicale, il quale potrebbe portare a un “punto zero” (dove l’abitudine raggiunge lo zero e la novità l’infinito) in cui la stessa storia occidente-centrica verrebbe come risucchiata senza possibilità di “reincarnarsi” più, facendo persino crollare il nostro modo di vedere il mondo frutto non solo di condizionamenti occidentali ma millenari: una cosa così grossa, fuori scala, da farci cancellare collettivamente, forse per sempre, l’idea che ci siamo sempre fatti del passato e della storia. Insomma, un po’ ciò che alcuni “alternativi” si attendevano dal 21 dicembre 2012 visto come “fine del calendario Maya”. Il mio collega Teoscrive è tuttora persuaso di questa possibilità, e attraverso le sue ricerche utilizzando il programma informatico “timewave” di McKenna e Peter Meyer, periodicamente cerca di collocare in una determinata data il “punto zero” finale del grafico computerizzato dei corsi e ricorsi storici.Teoscrive ha visto come anche diverse date successive al 21/12/12, da lui in precedenza ipotizzate, non fossero quelle giuste; recentemente ha stabilito una nuova ipotesi, che vede in un giorno del nuovo decennio, nel 2022, la famosa “onda temporale zero”.La quale forse potrà trattarsi di ciò che qualcuno ha definito “punto del caos”. […]

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...




%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: